Recensione: Troy – La caduta di Troia – Netflix

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Oggi ritorniamo con un prodotto altamente criticato e messo quasi KO da parte di tutti i critici del settore. Travolti da tutte queste recensioni negative dei rumors riguardanti la serie, siamo stati incuriositi e il giorno dell’uscita, l’abbiamo iniziata con aspettative bassine, fidandoci di tutte le critiche che ci hanno accompagnato fino al giorno dell’uscita. Critiche che, non appena siamo entrati nel vivo della serie, abbiamo capito essere infondate e un po’ troppo frettolose perchè la serie ci ha travolti e coinvolti davvero molto.

ATTENZIONE : DANDO PER SCONTATO CHE ORMAI TUTTI CONOSCONO LE VICENDE SUSSEGUITESI DURANTE LA GUERRA DI TROIA, QUESTA RECENSIONE POTREBBE CONTENERE SPOILER STORICI!

Troy – La caduta di Troia è una miniserie nata da una collaborazione tra BBC e Netflix, e rilasciata nel Regno Unito il 17 febbraio 2018 e successivamente nel resto del mondo da Netflix il 6 aprile 2018. La serie è di genere fantasy/storica ed è composta da 8 puntate della durata di 60 minuti circa ciascuna.
Passiamo subito alla trama offertaci da Netflix:

In cerca della donna promewssagli da Afrodite, il mandriano Paride scopre la propria vera identità e si innamora di Elena di Sparta, scatenando la guerra di Troia.

Netflix arriva dritta al dunque, evitando inutili particolari sulla guerra, riesce a farci percepire subito il punto di inizio delle vicende: Paride non sa di essere un principe, e la sua vita viene subito stravolta prima da Afrodite, e poi dalla scoperta della sua vera identità. Ma pensiamo prima ai personaggi, andando ad analizzare i principali:

  • Paride: protagonista indiscusso della vicenda, causa di sventure per la città, inizialmente lo incontriamo come un semplice pastore, ma poi scoprendo la sua vera identità si rivela un forte condottiero dotato di carisma e spirito di adattamento.
  • Elena: sposa di Menelao, re di Sparta, si innamora di Paride al primo sguardo, complice anche la volontà degli dei. Si rivela un personaggio fastidioso e ingenuo, causa scatenante di una lunga guerra, non abbiamo mai smesso di odiarla per alcune sue decisioni!
  • Ettore: fratello di Paride, erede al trono di Troia, grandissimo condottiero. E’ uno dei personaggi meglio riusciti di tutta la serie, non si perde mai d’animo ed è capace di prendere sempre le migliori decisioni per la sua patria. Ama profondamente sia Troia, sia la moglie.
  • Achille: re dei Mirmidoni è uno spietato semidio. Abile nella guerra e con un grande senso di onore. Tuttavia, complice anche la scelta di un attore di colore, poco adatto a recitare la parte di un bel condottiero dalla folta chioma bionda, il personaggio risulta mal costruito dal punto di vista estetico e fortemente stereotipato dal punto di vista caratteriale. Tutto ciò che sappiamo di lui è dovuto a dogmi, non compie quasi mai nulla ed è messo sempre in secondo piano.
  • Odysseo: forse uno dei personaggi che più abbiamo amato, re di Itaca, sogna che la guerra finisca presto per far ritorno finalmente dalla sua amata Penelope. E’ un personaggio dotato di grande astuzia a cui nella serie viene data grande importanza. Ha un forte senso di onore ed è fortemente patriota, la sua astuzia e i suoi inganni porteranno alla fine della guerra.

A nostro avviso sono questi i personaggi principali di tutta la serie, e non citeremo Priamo, Agamennone e Menelao in quanto sono messi scarsamente in rilievo e le loro gesta sono quasi inutili per tutta la durata della serie. In particolare il personaggio di Menelao lo abbiamo visto poco, ed a tratti ci è risultato anche inutile, se non fosse per le vicende storiche. Agamennone un po’ meno inutile, non ha quasi mai rilevanza, se non prima della partenza per la guerra, con la celebre vicenda del sacrificio di Ifigenia, una delle scene più tristi di tutta la serie, girata magistralmente.
Di Priamo invece possiamo dire poco, nella serie sembra quasi che il suo amore nei confronti di Paride gli chiuda gli occhi ed il suo desiderio di insegnargli il lavoro del principe il prima possibile, può considerarsi il gesto più sconsiderato che porterà poi gravi danni alla città!

Il nostro voto della serie: 8/10
Personaggio top della serie: Paride

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Le nostre considerazioni:
Come si può notare dal nostro voto, la serie per noi è risultata mediocre: nè troppo bella, nè troppo brutta. Iniziamo ad analizzare tutte le vicende: inizialmente non capiamo subito di chi si parli, e c’è una grande confusione tra attori, col carisma uguale in tutti, e Paride ci sembra semplicemente un contadino ninfomane a cui non piace molto lavorare. Fino al momento dell’incontro con le dee! Da subito possiamo notare la grande influenza che gli dei hanno nella serie, cosa che abbiamo amato molto, tranne in una scena alquanto ridicola che lasceremo a voi scoprire.
Da lì in poi, la serie inizia a migliorare, certo la velocità con cui Paride viene riconosciuto dal padre Priamo ci ha fatto pensare un “ma che cavolo sta succedendo?”, ma poi tutto viene chiarito e con un buon tè davanti, si può riuscire a rallentare gli sviluppi della serie così da capire meglio tutto. Molto importante ai fini della serie è anche la crescita di Paride, che oltre a questo piccolo siparietto da ninfomane iniziale, si rende utile in tutti i modi possibili, e da un certo punto in poi diventa addirittura la reincarnazione di Ettore (ciò non sappiamo quanto possa essere storicamente corretto, ma qui recensiamo serie TV, e guardando tutta l’evoluzione non abbiamo potuto far altro che apprezzare). Una delle pecche della serie, oltre all’eccessiva velocità, è data anche dal personaggio di Achille, anonimo per gran parte della serie ed estremamente dogmatico, non abbiamo apprezzato nè la recitazione, tralasciando la scarsa fedeltà dell’attore, nè il modo in cui gli autori della serie hanno deciso di far evolvere il personaggio.

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Ultima vicenda chiave è appunto quella di Odysseo (o Ulisse, come preferite), personaggio davvero molto bello, se fosse stato più presente in certe situazioni, di certo avremmo potuto parlare di lui come top indiscusso della serie. I suoi inganni li ritroviamo in tutta la serie e notiamo da subito la sua grande intelligenza e il suo carisma che lo rendono amato e temuto da tutti, oltre che un grande condottiero.
Alla parte finale, tuttavia, è data poca importanza: certo, tutti conosciamo l’inganno del cavallo, ma nella serie ci viene buttato lì, da un giorno all’altro, senza sapere che ci fa, perchè è lì e soprattutto perchè nessuno dà ascolto a quella povera Cassandra, figlia di Priamo, che riesce ad avere visioni del futuro, e che sapeva fin da subito che si trattava di un inganno.. Ma va bene lo stesso, ormai è fatta e la fine per la città è giunta!

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Ritornando un po’ ad un’altra pecca, possiamo notare che quasi tutta la serie è una continua ship/odio nei confronti di Elena, personaggio che non abbiamo apprezzato a pieno per la scarsa espressività datale dall’attrice, e perchè di certo ce la aspettavamo un po’ più bella (non che fosse brutta, sia chiaro, ma parliamo sempre della donna più bella del mondo).
E’ da menzionare anche il povere Enea, guerriero valoroso ma poco presente durante tutta la serie, ma che alla fine vedremo essere molto coraggioso, al punto che ferito vorrà combattere ancora, ed a cui è lasciata l’eredità di Troia!

I PRO DELLA SERIE:

  • Grande crescita del personaggio di Paride;
  • Buona fedeltà storica;
  • Trama sviluppata bene;
  • Fa capire bene l’importanza di Odysseo a cui è dato grande spessore.

I CONTRO DELLA SERIE:

  • A tratti la trama è sviluppata troppo velocemente;
  • Alcuni personaggi non sfruttano a pieno le proprie potenzialità;
  • Personaggio di Achille anonimo e poco fedele;
  • Troppa importanza data all’amore tra Elena e Paride.

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Troy – La caduta di Troia è una bella serie, con qualche pecca, ma altamente godibile ed a tratti possiamo ritenerla anche storicamente più fedele al grande colossal cinematografico Troy. Se amate il genere, datele un’occasione: sarete ripagati!

A presto,

Seriesor – We Will Watch For You!

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